Quando i sintomi hanno un livello di intensità ed invasività tali da rendere impossibile al paziente l'elaborazione del proprio disagio, è necessario integrare la psicoterapia con un intervento psico-farmacologico mirato alla temporanea attenuazione del sintomo, sintomo che in questi casi è invalidante per il soggetto. I sintomi da una parte difendono l'individuo da affetti insopportabili, non ancora integrabili all'interno della propria personalità, e, dall'altra, se troppo invalidanti e pervasivi, rendono difficoltoso un cambiamento della situazione, situazione che rischia di cristallizzare l'esistenza del soggetto nella dolorosa soluzione di compromesso che il sintomo rappresenta. In tali situazioni è fondamentale avvalersi di un supporto psico-farmacologico che permetta il lavoro psicoterapico di elaborazione della propria soggettività.